IMPONDERABILE UN MATTINO
A volte di primo mattino
mentre mi avvio a piedi
e il fondale di gente case sta distratto,
mi ritrovo a non ricordare più
dove sto andando cosa faccio
di lì a fra poco,
perfino se ho legami e quanti e quali.
Allora, e non so dire
perché e donde e come
mi sorprende la gioia.
Mi invade ed è pesante,
sì che barcollo un po’ e mi arresto;
ma un solo istante,
ché poi guardo e rido
e corro.
OMBRE BIANCHE
A volte la prepotenza delle mie sembianze
invade la percezione aerea della mente
delle infioriture bianche nel chiarore del mattino.
Su per sponde di marmo il lenzuolo declama un viso;
e non sai che sapore
irromperà a trafiggerti il pensiero.
Una forma più vaga di penombra
si irrugiada alle bocche dei cespugli.