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Franco Dionesalvi
copertina "torno subito"
Edizioni Orizzonti Meridionali - € 7,75 invito all'acquisto


altri titoli nella sezione POESIA:
•Base Centrale
•Luci di Posizione
•The valley of Thought
•L'esistenza dei piccoli animali
•Via delle nuvole
•La fragola ed il pianoforte

PENTECOSTE

 

In un pomeriggio di sole
al campus mimetizzato negli aranci
Cecco sopra il letto s’è destato
ché il tranquillante non ha funzionato.
Va a tirar le coperte a Sancho Panzo
e questi a Rocco quarto, al Taleggino
e poi di sotto fino ai Maialini
che da bambini erano gemelli
ed ora si dimenano alternati
quando picchia la luna sulle tegole sfondate.
Fu quella volta che si consumò il piano
sempre vagheggiato ma mai davvero osato
di scavalcar la siepe
buttarsi a peso morto sul cemento
là nel cortile ombroso
del reparto ove alloggiano le sorelle.
Detto fatto si videro faccioni graffiati
bocche sdentate, lingue penzolanti
che sbirciavano inattesi al davanzale
e pure
forse anch’elle vagheggianti
la Carla, la Sbeffa, la Cicala
anche la Mimma con le sue stampelle
tutte quante si univano agli omoni
in quella corsa
dell’orda selvaggia per i corridoi.
Empirono di spilli il letto della caposala,
liberarono topi e libellule
scarafaggi lucertole e ogni altro disponibile animale
fra schedari e scaffali della direzione;
si misero in fila
e in rispettoso rituale
l’uno dopo l’altra
calando i mutandoni
si chinarono a cacare
dentro le bocce dei medicinali.
Pure in sì tanto tanfo
levavano i pensieri
archi d’amore memorie di bambini
visioni d’ecatombe messaggi di spaziali
smarrimenti d’eunuchi nel cemento
ritorni di guerrieri dii immortali.
Allora Alfredo
lasciò cadere il giornaletto
e annunciò che egli era il santo vuoto;
ansimante qua e là stava il Maestro
dava a ciascuno un verbo, una domanda
e ogni cosa annotava
in cronaca in poesia;
allora sopra il tetto era Carletto
rubicondo guardava il nuvolame
tendeva le ali.
Tornarono a dimora tutti insieme
uomini donne fra gli armadi gialli
letti di ferro
e venne il lampo che quelle lenzuola
quella cartaccia grigia puzzolente
ben si prestava il giorno degli eroi
a levare fra sbarre verso l’aria
le lingue fiammeggianti
i sospiri del drago.
E ben dura sarà la repressione
aspri e incessanti
batteranno i bastoni su quei corpi
e i gas chimici
e ogni altra magaria
useranno i dottori
ma che importa
non è niente per loro
che escono dai corpi senza sforzo
e di un niente
si spostano fra i luoghi fra le storie
c’è un’altra festa
di là dal corridoio
verso quel fuoco fatuo
Rocco e Taleggio e Sancho Panzo
la Sbeffa la Mimma la Cicala
il Maestro e i Maialini
Carletto e Alfredo
vanno
loro che hanno lo Spirito Santo.